Nuovo articolo nella sezione Cinema e Teatro!

Dopo il primo articolo sul personaggio di Anakin Skywalker (correte a leggerlo!), il secondo episodio della nostra trilogia di post sulla seconda trilogia di film di Star Wars. La saga galattica come non l’avete mai letta: il nostro Giacomo Teti ci offre ancora una volta un’inusuale e innovativa (nonché storica) chiave di lettura per guardare con occhio nuovo un’ opera cinematografica della quale credevamo di sapere tutto. Repubblica Galattica e Repubblica romana a confronto, ecco un estratto del post:

Visti i presupposti dell’instaurazione della tirannide, chiediamoci ora: trovano posto nell’economia della trama della nuova trilogia di Star Wars? La mia risposta è sì, se si analizzano le tappe del machiavellico piano che porta Palpatine, ambizioso senatore del piccolo pianeta di Naboo, ad issarsi, nel volgere di tredici anni, fino ai vertici del governo della Repubblica Galattica, proclamandosi infine imperatore. La genialità del suo disegno sta nel fatto che egli non lascia nulla al caso, non sfrutta cioè circostanze che si presentano spontaneamente, ma provvede lui stesso a crearle, ponendo le basi per la sua ascesa politica. C’è lui infatti, nella sua identità di Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith, dietro l’embargo disposto dalla Federazione del Commercio ai danni di Naboo, sfociato infine nell’occupazione del pianeta da parte delle forze armate dell’organizzazione, volta a consolidarne il controllo.

Continuate a leggere l’articolo, e che la Forza sia con voi!

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